I piatti tipici dell’Emilia Romagna sono davvero tanti. La gastronomia dell’Emilia Romagna infatti è ricca di ricette davvero gustose che rientrano a pieno titolo nella tradizione della regione che ha molto da offrire per ciò che riguarda il food. Se volete andare a visitare le città emiliane e romagnole, non fate mancare sulla vostra tavola i prodotti tipici dell’Emilia Romagna. I piatti tipici romagnoli danno la possibilità di assaggiare di tutto, dagli antipasti ai dolci. Possono essere accontentati tutti i gusti.
Gli antipasti
Se volete assaggiare qualcosa di buono come antipasto, non dimenticate i salumi e i formaggi dell’Emilia Romagna. Si tratta per esempio della mora romagnola o della mortadella alla coppa. Oppure, per quanto riguarda i formaggi, il parmigiano reggiano, la robiola e il pecorino dell’Appennino.
In Emilia Romagna come antipasto si può mangiare anche la tipica piadina. Possiamo distinguerne due tipi: quella più spessa diffusa nelle zone di Rimini e Riccione e quella più piccola che si può ritrovare soprattutto nella parte nord della regione.
In realtà non si tratta soltanto di un antipasto, perché la piadina può essere mangiata anche per sostituire un intero pasto. Si può farcire in vari modi, con la nutella, con i salumi e i formaggi, con le verdure e talvolta c’è anche chi è solito farcirla con il pesce.
Esiste una versione particolare della piadina che si chiama piadizza. Si tratta di una piadina che sulla parte superficiale viene condita come se fosse una pizza, con ingredienti come pomodoro e mozzarella.
Da non dimenticare, tra gli antipasti di pesce, la polenta con le vongole. È una di quelle ricette romagnole veloci che, nata come piatto povero, ha avuto poi nel tempo ampia fortuna.
I primi piatti
Come dimenticare come tipiche della tradizione culinaria bolognese fra i primi piatti le classiche lasagne, uno dei piatti più amati di tutto il nostro Paese. La versione tipica è quella della pasta all’uovo, che viene farcita a strati con ragù, parmigiano e besciamella. Le lasagne alla bolognese si mangiano soprattutto la domenica.
Durante le feste un altro primo piatto che va per la maggiore è costituito dai tortellini in brodo. La pasta è rigorosamente fatta in casa e viene cotta nel brodo di gallina. Per il ripieno si utilizzano carne di maiale, uova, prosciutto crudo, mortadella e parmigiano.
I maltagliati sono un altro tipo di pasta tipicamente romagnola. Hanno una forma irregolare, da cui deriva il loro nome. La loro origine va ricercata negli scarti della sfoglia utilizzata per preparare le tagliatelle. Di solito vengono usati per cucinare le minestre con fagioli o con i ceci.
Completano il quadro dei primi piatti emiliani le tagliatelle al ragù e gli anolini, che sono originari di Piacenza.
I secondi piatti
Davvero gustoso e ricco di sapore il pollo alla cacciatora, un piatto rustico della tradizione. Non è affatto difficile da preparare, perché basta cuocere il pollo insieme a cipolle, salsa di pomodoro, aggiungendo olive nere, salvia e un po’ di brodo. Volendo si può aggiungere anche un po’ di vino bianco.
In Emilia Romagna si mangia anche lo stracotto di manzo. Consiste nella carne di manzo marinata con il vino rosso e con erbe aromatiche. Poi la carne viene cotta a lungo nella passata di pomodoro.
Per quanto riguarda il pesce, è invece tipico il brodetto. Per preparare questo piatto si può utilizzare il pesce avanzato. Anche in questo caso si tratta di cuocerlo con il pomodoro, con le erbe aromatiche e con il vino bianco.
Per le feste è tipico lo zampone, carne di maiale insaporita con erbe aromatiche. Viene bollito e si mangia insieme alle lenticchie la sera di Capodanno.
I dolci
Fra i dessert dell’Emilia Romagna è tipico trovare la zuppa inglese. Viene fatta a base di pan di Spagna, che viene imbevuto nel liquore, e poi si aggiungono la crema inglese e il cioccolato.
Ma rientra nella tradizione anche la ciambella romagnola, che è un dolce preparato a base di uova, farina, burro, latte e zucchero. Ha una caratteristica forma a panetto. In genere si usa consumarla a colazione o a merenda, però può essere utilizzata come vero e proprio dolce, che si può mangiare inzuppato nel vino.
I vini
L’Emilia Romagna è famosa anche per i suoi vini. Primo fra tutti ricordiamo il Lambrusco, che si ricava da vigne coltivate nella zona di Parma, ma anche nei territori di Reggio Emilia e di Modena. Questo vino si distingue per il suo profumo di frutta rossa e per una freschezza resa anche dalle bollicine che contiene. Si abbina spesso al consumo della carne di maiale o ai piatti del pranzo delle feste. Tuttavia si può gustare anche con merende che vengono preparate con pane e salame.
Un altro vino tipico dell’Emilia Romagna, soprattutto delle colline che si trovano tra Imola e Rimini, è il Sangiovese, vino che ha meritato anche il bollino DOC. Il suo gusto è ricco e un po’ è diventato il simbolo delle tipiche feste romagnole all’insegna della partecipazione di numerose persone.
Per accompagnare gli arrosti, i bolliti, i brasati e le carni alla griglia potreste scegliere il Gutturnio, tipico della zona di Piacenza. È un vino che ha delle origini molto antiche, infatti il suo stesso nome deriva dalla coppa d’argento nella quale gli antichi Romani versavano il vino in occasione delle feste. Il Gutturnio frizzante nasce dall’uso di due tipi di uva, la Barbera e la Bonarda.
Il Pignoletto è tipico dei colli bolognesi e dei colli della città di Imola. Anche questo ha ottenuto il marchio DOC. È adatto ai pomeriggi di festa e soprattutto da gustare immersi in mezzo alla natura tipica delle zone in cui si coltivano le viti da cui si ricava questa bevanda.