Casamassima, un gioiello azzurro in provincia di Bari

Casamassima, un gioiello azzurro in provincia di Bari

Se vi capita di passare dalle parti di Bari, una visita a Casamassima è d’obbligo. Chiamato il paese azzurro, questo borgo è qualcosa di veramente unico, a partire proprio dallo stile degli edifici del paese antico, colorati proprio di azzurro. L’appellativo di paese azzurro della Puglia deriva proprio dai colori che spiccano nel borgo antico, un tripudio di sfumature di tinte che caratterizzano questo inimitabile paese della provincia di Bari. Questo nome suggestivo (così suggestivo come gli stessi edifici) è stato dato a Casamassima da Vittorio Viviani, pittore milanese, che visitò il borgo negli anni ’60 e ne rimase particolarmente colpito, tanto da dedicare ad esso diverse opere.

Il borgo pittoresco dalle origini leggendarie

Chi ha visitato l’India, in particolare Jodhpur, o il Marocco, con Chefchaouen, sa benissimo di cosa stiamo parlando. Un pittoresco borgo che è fatto di tante strade strette, vicoli e cortili, sulle quali sorgono abitazioni realizzati con pietre di colore azzurro, che nel corso del tempo rischiano di scolorire, anche se non completamente, lasciando la possibilità agli osservatori di ammirare qualcosa di veramente originale.

Le origini di questo antico borgo si perdono nella storia, affondando anche in alcune leggende misteriose. Si parla di una fondazione del paese da parte di un generale romano. Ma altre informazioni riferiscono di una nascita di Casamassima da far risalire all’VIII-IX secolo.

Anche se la storia paese non è certa, alcune leggende spiegano come Casamassima abbia potuto avere origine e da cosa potrebbero derivare le case dipinte di azzurro. Si racconta che nel 1658 arrivarono via mare a Bari alcuni marinai con la peste. A causa di questo evento la città finì per essere completamente contagiata.

Per questo motivo il signorotto locale Odoardo Vaaz decise di fare un voto alla Madonna, Maria Santissima di Costantinopoli. Decise quindi di ordinare di ricoprire gli edifici con la calce viva e di dipingerli d’azzurro, proprio in onore della Madonna. La malattia abbandonò la città e di conseguenza fu realizzata una chiesa dedicata proprio a Maria Santissima di Costantinopoli, alla quale il signorotto fece il voto.

Un’altra storia spiegherebbe proprio le origini di Casamassima. Si ipotizza che la città sia stata fondata da Fabio Massimo, che nel corso delle guerre puniche si ritrovò a fondare un accampamento proprio in questo luogo. Da questo potrebbe derivare il nome di Casamassima, da “casa di Massimo”, anche se diversi esperti ritengono che il nome del paese sia da collegare più che altro ai termini “casa più grande”.

Un borgo a vocazione turistica

Il paese azzurro della Puglia ha avuto da sempre una posizione molto centrale e per questo considerata strategica a tutti gli effetti. Per queste ragioni da sempre Casamassima ha avuto un ruolo importante nelle scelte delle famiglie nobiliari, fino all’inizio dell’800. Negli anni successivi il borgo ha attraversato numerosi cambiamenti, con la costruzione di nuovi edifici anche al di fuori del nucleo originario della città e con la realizzazione di abitazioni dedicate alla borghesia.

Grazie anche alla particolare conformazione del territorio in cui Casamassima sorge, si tratta di un paese a vocazione turistica. Dal punto di vista naturalistico, il paese azzurro è capace di attirare tanti turisti che vogliono immergersi in un territorio a tratti inesplorato. Come non ricordare i boschi che circondano la città? Come non pensare alle diverse grotte, che insieme ai megaliti e ai menhir rendono il territorio ottimale dal punto di vista del turismo archeologico.

Ma gli appassionati di storia possono benissimo appagare la loro curiosità visitando semplicemente il centro storico, curiosando tra le abbazie, le costruzioni di origine medievale e i palazzi dell’Ottocento. Non bisogna dimenticare che nel corso del tempo gli enti locali hanno sempre di più sfruttato il “marchio” del paese azzurro per la promozione turistica nel territorio, garantendo un flusso notevole di visitatori.

Cosa vedere a Casamassima

La Torre dell’Orologio

Una delle piazze più importanti del bordo è quella dedicata ad Aldo Moro. Su questo luogo si affaccia una delle porte di arrivo nel centro storico, sulla quale sorge la Torre dell’Orologio. Sulla stessa piazza possiamo notare la chiesa del Purgatorio e un monumento alla Vittoria.

La chiesa Madre

Il centro storico di Casamassima accoglie i visitatori con una delle chiese più importanti del luogo, la chiesa Madre, e con il castello, un vero e proprio palazzo nobiliare. All’interno della cittadina troviamo anche la casa di Hrand Nazariantz, poeta di origine armena, vissuto proprio nel paese azzurro in provincia di Bari.

La chiesa Matrice dedicata a Santa Croce è stata costruita su un altro edificio religioso dei secoli XII e XIII. Proprio accanto alla chiesa possiamo ammirare il campanile suddiviso in due piani. La struttura è formata all’interno da tre navate e presenta diverse cappelle, all’interno delle quali troviamo la statua del protettore della città, San Rocco, e un fonte battesimale del 1200.

La chiesa del Purgatorio

La chiesa del Purgatorio è realizzata in stile barocco e presenta un campanile molto grande, realizzato tra il 1722 e il 1758. Si trova in una posizione più alta rispetto alla strada e al suo interno ha un’unica navata, anche se presenta diverse cappelle. All’interno di questa chiesa molto importante troviamo una statua della patrona di Casamassima, la Madonna del Carmine.

Il monastero di Santa Chiara

Nel centro storico si può osservare il monastero di Santa Chiara, realizzato con la fondazione di Antonio Acquaviva d’Aragona nel 1573. Inizialmente la costruzione doveva ospitare un orfanotrofio. Solo dopo un secolo, nel 1600, divenne un monastero delle Clarisse. Nel corso dei secoli questo edificio ha subito diverse modifiche, con destinazioni diverse. Nel tempo fu utilizzato per ospitare una scuola, un carcere, un cinema teatro e un’abitazione privata.

L’arco delle ombre

A Casamassima possiamo trovare anche l’arco delle ombre, un luogo suggestivo che la leggenda vuole una dimora di presenze spiritiche. Questa leggenda nasce quando ancora non esisteva l’illuminazione pubblica in città e quindi le ombre di chi transitava con le candele accese nell’arco ricordavano proprio la presenza di fantasmi. Questo monumento è ancora oggi ricoperto di una tinta azzurra, una caratteristica che non sempre è possibile riscontrare a Casamassima negli altri monumenti, che nel tempo in molti casi hanno perso la colorazione originaria.

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Photo by argentalico on Trend Hype / CC BY-NC-SA

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